La Storia

STORIA DELL’“ISTITUTO ORTOPEDICO BANFO”

Nel 1926 nasce a Foggia l’“Istituto Ortopedico Banfo, fondato dal cavalier Giuseppe Banfo di Torino.

Durante una vacanza in Puglia, egli intuisce la necessità di trasferire in questa Regione, la sua fabbrica di presidi ortopedici da Torino. Lascia dunque il Piemonte e si stabilisce a Foggia dove fonda l’attuale Istituto Ortopedico che diventa l’azienda leader nel Mezzogiorno, con succursali in Puglia, Molise e Basilicata.

Giuseppe Banfo realizza il brevetto “Complesso di giunzione,” articolazione compensazione, per l’articolazione tibio-tarsica nella protesi deambulatoria per l’amputazione anatomica dell’arto inferiore. Tale brevetto N.429392 e’stato registrato il 23/01/1947 presso l’ufficio brevetti Cicogna di Milano.
Sempre in questo ufficio il 10/06/1950, viene da lui depositato un secondo brevetto num.4701312, ”Piede di gomma per protesi ortopediche”, permettendo i naturali movimenti dell’articolazione tibio-tarsica mediante opportune deformazioni elastiche ammortizzate idraulicamente, di entrambi sono conservate in azienda le documentazioni.

Negli anni successivi subentra il figlio Giorgio nato a Torino nel 1923, chirurgo ortopedico che collabora preziosamente nell’attività paterna. Nel 1959 su incarico dell’opera nazionale per gli invalidi di guerra, l’officina ortopedica Banfo con la dirigenza del dottor Giorgio risolve brillantemente il problema della protesizzazione dei numerosi mutilati libici, nonostante le difficoltà collegate al servizio.
Contemporaneamente dal 1959 al 61’, su incarico della Croce Rossa Italiana cura e rieduca funzionalmente i bambini affetti da postumi di poliomielite, con permanenza a Bengasi e a Tripoli, riscuotendo il plauso degli interessati e dell’Ambasciata italiana in Libia.
Naturalmente questo operato è confermato da certificati notarili, fotografie, e giornali custoditi in azienda.


Nel secondo dopoguerra, il lavoro di sviluppo e miglioramento scientifico in questo istituto continuano grazie all’operosa attivita’ di Giorgio che diventa professore universitario a Padova, dove consegue la libera docenza, nonche’primario d’ortopedia nell’ospedale di Cerignola (FG).Inoltre sempre Giorgio Banfo in team con il prof.Antonio Santacroce della scuola ortopedica diretta dal prof.C.Casuccio, riprende lo studio endoscopico del ginocchio e, per la prima volta, introduce le fibre ottiche nell’artroscopio.
Tale strumento è esposto in una teca nel Museo della Biblioteca Umberto I° dell’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna.
Nel 1950, durante il congresso d’ortopedia a Torino, è presentato lo strumento e finalmente risolta l’annosa disputa fra la “scuola ortopedica giapponese” del professore K.Katage dell’università di Tokio con il Dott. Watanabe, e la scuola ortopedica italiana del professore C.Casuccio, attribuendo la priorita’della creazione di tale strumento a quest’ultima scuola e dunque la paternita’ al prof.G.Banfo, che introduce le fibre ottiche. Quest’ultime, portando la luce direttamente nella parte anatomica, consentono una luminosità maggiore e quindi una visione migliore.
La tradizione tecnica ortopedica, l’approccio innovativo, la serieta’ rappresentano ancora le linee guida della terza e quarta generazione della Fam.Banfo attualmente alla dirigenza dell’azienda.